Il castello dei desideri: recensione del libro di Valentina Piazza
Scheda
del libro
Titolo: Il
castello dei desideri
Autrice: Valentina Piazza
Casa
editrice: Panesi Edizioni
Dove
acquistarlo: https://www.amazon.it/
«Nel 1480 circa Cecilia, la
figlia del conte Alberto, signore del castello, si innamorò di un ragazzo. Lui
non era di nobili origini, quindi il signore negò l'amore alla figlia, promessa
a un nobile della zona. I due ragazzi fuggirono insieme ma vennero presto
ripresi ai confini dei possedimenti del conte, che fece giustiziare il ragazzo
sotto gli occhi dell'amata. Cecilia, disperata, si gettò dalla torre, morendo
all'istante.» Al mio racconto segue il silenzio di Valerio. «Si dice che
l'ombra della giovane vaghi ancora oggi per il castello, cercando un po' della
felicità che le era stata crudelmente negata in vita. Chi ha avuto la fortuna
di vedere il fantasma di Cecilia ha raccontato di una ragazza stupenda ed
eterea, con lunghi capelli rossi.»
Viola
ha ventotto anni e si occupa della direzione del castello di Lavagna. Dopo la
morte dei genitori, decide di dare a sé stessa una seconda possibilità e così
accetta di essere alla guida del castello, occupandosi delle camere ed organizzando
visite guidate. La sua vita sembra aver preso finalmente la piega giusta, le
sue giornate sono sempre piene e a farle compagnia è uno spiritoso gatto,
Cagliostro. L’arrivo di Valerio, un possibile compratore, sconvolgerà tutti i
suoi piani e la porterà inevitabilmente a mettersi in discussione.
La
struttura narrativa del libro si sviluppa attraverso una storia ad incastro. La
narrazione principale è caratterizzata da una cornice: il diario di Cecilia,
risalente al 1480. Un amore impossibile e drammatico, ambientato in un antico
passato è lo sfondo di avvenimenti moderni, che avranno un loro lieto fine. La
presenza del fantasma di Cecilia, dannata e vagante, un castello medievale, una
castellana ed il suo gatto, il ritrovamento di un baule nascosto ed un manoscritto
trecentesco sono tutti elementi che conferiscono al testo un alone di mistero,
rendendolo avvincente.
Nonostante
“Il castello dei desideri” si presenti come una piacevole lettura di
intrattenimento e riesca ad incuriosire il lettore, rispetto ad alcune
situazioni interne assume i toni di “un semplice racconto senza un intento
secondario o di approfondimento introspettivo”. Mostra, quindi, delle sfumature
poco dettagliate e che limitano lo sviluppo di una scrittura studiata con poco
acume.
A
presto,
Libera
L'illustrazione è a cura di Sara Russo |
Commenti
Posta un commento