L' isola di Corentin: recensione del libro di Cristiano Pedrini
Scheda del libro
Autore: Cristiano Pedrini
Titolo: L’isola di Corentin
Genere: romanzo narrativo/ descrittivo
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Recensione
“L’arte è un potente eccitante capace
di offuscare tutto quello che crediamo
importante, a patto di poterci immergere
totalmente in essa, e da essa trarre la linfa
che sostiene la nostra ricerca della perfezione”
Corentin Aubert vive a Parigi. È un giovane, aspirante scrittore e gestisce la libreria che gli ha lasciato suo nonno, il Monet Verde, un battello adibito a “spazio letterario” e ormeggiato sulla Senna. Squattrinato artista, ha già pubblicato il suo primo libro e si ritrova a posare come soggetto di un dipinto per il famoso pittore francese, Flavie Cossé. Questa “straordinaria esperienza” sarà per Corentin l’occasione giusta per crescere e conoscere la sua isola, il proprio mondo interiore.
La storia è breve e risulta gradevole. Il personaggio principale è Corentin che, lungo il suo percorso di crescita interiore e personale, sarà accompagnato da Flavie e da sua figlia Valerie, conoscerà l’amore di Bastien e affronterà un doloroso passato. Corentin è un sognatore, un’anima alla ricerca del suo posto nel mondo, un ragazzo che ha creato in sé un’isola in cui rifugiarsi dal dolore. È un’isola in cui può essere chiunque e sentirsi libero, un luogo conosciuto da pochi, in cui nascondere i suoi abissi. Flavie Cossé è invece un noto pittore parigino, apparentemente scostante e burbero, che ben presto prenderà sotto la sua ala protettiva il giovane, mostrandogli i segreti della sua isola.
Lo stile della narrazione è semplice ed efficace. La trama è interessante, ma a tratti insipida. Risulta invece originale l’idea di accostare il topos dell’interiorità, all'immagine dell’isola: il centro della speranza e il nascondiglio dell’oscurità.
Spero che la recensione vi sia piaciuta.
A presto,
Libera
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