"Ciak si intervista": Marta Giacobbe e Intro

Benvenuti sul blog,
oggi voglio parlarvi di Marta Giacobbe e di Intro, il suo primo romanzo. Pronti? Scopriamoli insieme: "Ciak si intervista"! 🎥

Raccontaci come prima cosa chi è Marta Giacobbe.

Ciao a tutti i lettori di “Un Kosmos di parole” innanzitutto vorrei ringraziare per questa intervista e poi per quanto riguarda me posso solo dire che sono una persona molto semplice, introversa e riflessiva. Mi piace stare a contatto con la natura e viaggiare. 

Come nasce il titolo Intro?

Il titolo l’ho scelto quando avevo solo una piccola idea di quella che sarebbe stata poi la storia, che si è evoluta negli anni insieme a me, trasformandosi di volta in volta. Ascoltavo un cd e prima della “prima” traccia c’era l’intro e si, una piccola parte musicale introduttiva. Quelle cinque lettere mi colpirono subito, tutti allora potrebbero pensare che intro sta per introduzione, infondo è questo che sto dicendo ed invece no, le parole (lo dico sempre) sono belle perché si possono aprire a mille significati. Leggevo e ripetevo nella mia mente quella parola: intro... cos'altro poteva significare? INTROSPEZIONE, INTROSPETTIVA, qualcosa di intimo, qualcosa che hai dentro, INTRO come DENTRO. Per il mio libro volevo un titolo che rispecchiasse quello che nella storia veniva raccontato, il mondo intimo di Lia; per il mio libro volevo un titolo che incuriosisse al tal punto da farlo leggere e da lasciare ai lettori un senso di continuità e di unione col racconto.

Qual è il tema del tuo romanzo?

Il tema centrale del mio romanzo è sicuramente l’amore, ma non solo anche il viaggio come rinascita come desiderio di darsi tempo per comprendersi e affrontare meglio ciò che si crede, a volte, di non essere in grado di superare.

Cosa ti ha spinto ad intraprendere la strada della scrittura?

Sicuramente la lettura di alcuni romanzi mi ha appassionata al punto tale da sognare, un giorno, di scrivere come i grandi autori della letteratura classica. Adoro scrivere perché è come se riuscissi a dare forma a qualcosa che esiste solo dentro di me finché non la metto nero su bianco. Scrivere per me è catartico, a volte anche doloroso ma necessario.

Hai mai pensato di abbandonare questo progetto, durante la stesura?

Si, Intro è un progetto che mi porto avanti da 10 anni, era un’idea che ho lasciato rimanesse tale fino a un anno fa, ossia fino a quando ho deciso che doveva diventare qualcosa di più e in due mesi era finito, perché era già tutto dentro di me, nella mia testa dovevo solo lasciare che uscisse e si concretizzasse.

Qual è la parte del romanzo che ti è più cara?

Sicuramente la fine, perché alla conclusione del suo viaggio la protagonista riesce a trovare, in qualche modo, ciò che cercava.

Perché bisognerebbe leggere Intro?

Credo che bisognerebbe leggerlo perché oltre ad essere una storia d’amore, Intro ha dei messaggi da trasmettere: l’importanza di comunicare e far sapere a chi amiamo cosa pensiamo; imparare a ritagliare del tempo per noi stessi, per poter metabolizzare tutto quello che ci accada positivo o negativo che sia; amare noi stessi prima di tutto; l’amore vero, quello giusto è quello che ci rende felici e non quello che ci fa soffrire o vorremmo avere a tutti i costi. L’amore vero arriva per caso senza cercarlo, ma arriva solo quando siamo pronti a riconoscerlo e ad accettarlo.

Cosa ti senti di dire a chi si accinge a scrivere il suo primo romanzo?

Di leggere tanto e di tutto, più si legge più il linguaggio diventa forbito e poi di essere sinceri nella scrittura, di emozionarsi nello scrivere, solo così, credo, si può arrivare ai lettori e lasciargli qualcosa.

È chiaro che una delle tue passioni sia la scrittura. Ne coltivi altre?

Diciamo di sì, mi piace molto creare cose riciclando tutto il materiale che posso recuperare in casa e amo molto cucinare, soprattutto i dolci, ma non so se possa definirsi una passione vera e proprio. Posso dire mi diletto in tutto ciò che richiede creatività.

Quali sono i tuoi progetti per il futuro?

Scrivere altri romanzi, continuare con le recensioni e riuscire a fare della mia passione per la scrittura il mio lavoro.

Grazie Marta, per aver rilasciato l'intervista!

Noi, cari lettori, ci "rivedremo" presto, continuate a seguirmi.

L.😊


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