"Arte in Città" : Bologna

Bologna è una città ricca di storia. Sin dall'antichità fu un importante centro urbano, prima sotto la guida degli Etruschi e dei Celti, poi sotto quella dei Romani . Capitale settentrionale dello Stato Pontificio nel corso del Cinquecento, ebbe un ruolo fondamentale durante il Risorgimento e ancora oggi ospita importanti istituzioni culturali, economiche e politiche, tanto da diventare “capitale europea della cultura".

Scopriamola insieme…




Arte come pittura

È tra la seconda metà del Cinquecento e l'inizio del Settecento, che la scuola bolognese di pittura raggiunse il suo culmine, con artisti di alto calibro come Elisabetta Sirani. Pittrice di età barocca, propugnava una tecnica inconsueta per il tempo: tratteggiava i soggetti con schizzi veloci e li perfezionava con l’acquarello, dimostrando grande disinvoltura. La Sirani realizzò gran parte delle sue opere in pubblico per allontanare qualsiasi sospetto che non fosse una donna a dipingere con tanta bravura. Infatti l’ambiente artistico del tempo era ritenuto una prerogativa maschile.

Elisabetta Sirani in atto di ritrarre il padre


Arte come letteratura

Tanti sono stati i poeti e gli scrittori nati a Bologna, come Carducci, Pascoli o Guinizzelli. In particolare del Pascoli, voglio citare il libro Myricae, una raccolta di poesie del 1903. Il titolo riprende quanto detto da Virgilio all'inizio della IV Bucolica in cui il poeta latino proclama di innalzare il tono poetico poiché "non a tutti piacciono gli arbusti e le umili tamerici”. Il Pascoli invece propone "quadretti" di vita campestre in cui vengono evidenziati particolari, colori, luci, suoni i quali hanno natura ignota e misteriosa. Le “umili tamerici “sono, quindi, simbolo delle tematiche del poeta e fonte di profonde riflessioni.



Arte come musica

A Bologna è presente il Museo Internazionale e Biblioteca della Musica. Il percorso museale si apre con alcune opere simboliche che servono da prologo al visitatore che si appresta a compiere il viaggio all'interno dell'universo musicale. Alcuni tra gli strumenti presenti sono i liuti; le pochette, piccoli violini utilizzati dai maestri da ballo; poi le ghironde, i serpentoni e la serie straordinaria di corni e cornetti del XVI e XVII secolo; infine la Tiorba, uno strumento a corde di lamina e di budello. La raccolta degli strumenti copre un arco cronologico di quattro secoli, dai flauti rinascimentali ai pianoforti dell’Ottocento.


Arte come cucina

La fama della cucina bolognese risale al Medioevo. Infatti, erano presenti in città potenti famiglie signorili, presso le cui corti servivano i cuochi più celebrati. I piatti tipici sono a base di carne, in particolare maiale, e pasta all'uovo. Sono inoltre famosi: la mortadella, i tortellini, le lasagne, il ragù, la zuppa inglese. La leggenda racconta che i tortellini siano stati modellati sulla forma dall'ombelico di Venere e le tagliatelle a somiglianza dei lunghi capelli biondi di Lucrezia Borgia in occasione delle sue nozze con il Duca di Ferrara, Alfonso I d'Este.





Curiosità su Bologna

Le mura laterali del Palazzo del Podestà sono ricoperte di motivi floreali incisi nella pietra, si dice che non ce ne siano due uguali, e son più di 2.000;

Nel Palazzo di Re Enzo fu tenuto prigioniero il figlio di Federico II per ben 20 anni, in seguito alla battaglia di Fossalta. Ci sono due versioni di questa storia: una vede il protagonista condannato ad una vita di esilio e prigionia, l’altra racconta che nonostante fosse rinchiuso, potesse giovare di lussi e piaceri;

A Bologna c’è l’Archiginnasio, una biblioteca che ospita il Teatro Anatomico;

Il famoso detto sulla città è: Bologna la dotta (per le antiche università) e Bologna la rossa (per il caratteristico colore dei tetti), e Bologna la grassa (chiamata così per le delizie culinarie che la città offre).

A presto,L😊

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